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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Il Funzionamento del DEVIL: Tecnologia e Manipolazione Emotiva

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  Il DEVIL, acronimo di "Dispositivo Emozionale Variabile Intra Limbico", è un apparecchio in grado di manipolare le emozioni degli individui attraverso l'uso di specifiche frequenze sonore.  Effetti del Devil: L'esposizione alle frequenze del Devil induce negli individui una varietà di reazioni emotive, che vanno dall'euforia all'odio, dalla violenza all'estasi mistica. L'intensità e il tipo di emozione dipendono dalla frequenza utilizzata e dalla predisposizione del soggetto. Scopo Iniziale: Non è chiaro quale fosse lo scopo iniziale del Secchione nella creazione del Devil. Tuttavia, Drago Ozelot, venutone a conoscenza, ne intuisce immediatamente il potenziale e decide di utilizzarlo per i propri fini. Manipolazione di Massa: Drago sfrutta il Devil per amplificare l'odio e la violenza, scatenando risse e aggressioni tra persone normalmente pacifiche. In seguito, perfeziona l'uso del dispositivo, sovrapponendo più frequenze per ottenere un...

L'Amore secondo Dario Vergari, la Forza Vitale di "Phoenix

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  L'amore, in "Phoenix," si manifesta come una forza potente che influenza le decisioni, le motivazioni e il destino dei personaggi, offrendo conforto, ispirazione e un senso di scopo in un mondo segnato da caos e incertezza. *   **Amore e Senso di Scopo:** L'amore di Auberon per Shaila è una costante nella sua vita, dandogli un senso di scopo e aiutandolo a superare le avversità. Il loro legame è evidente nel modo in cui Shaila lo incoraggia a perseguire i suoi sogni, come quando gli regala una penna Fisher Zero Gravity per il suo ventitreesimo compleanno, dicendogli: "Mia madre mi diceva che, se li scrivi, i sogni si avverano".  Questo amore diventa un'ancora di salvezza per Auberon, soprattutto durante i periodi di isolamento e di incertezza, come durante la sua permanenza sulla Luna. *   **Amore e Sacrificio:** L'amore in "Phoenix" non è privo di sacrifici. Auberon e Shaila devono affrontare separazioni e sfide a causa delle loro ambizi...

Apollo e Artemis

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L'autore, Dario Vergari, in un'intervista rivela di aver chiamato **Artemis** le astronavi del futuro nel suo romanzo "PhoeniX", scegliendo questo nome come una sorta di omaggio alla dea greca sorella di Apollo. Curiosamente, la NASA ha poi effettivamente battezzato **Artemis** le sue missioni lunari, una coincidenza che ha sorpreso lo stesso Vergari. Questa coincidenza sottolinea come la realtà possa a volte superare la fantasia e come le idee, anche quelle apparentemente fantasiose, possano trovare un riscontro inaspettato nel mondo reale.  È interessante notare che Vergari, nel concepire il suo romanzo, si è ispirato a tecnologie e progetti reali, immaginando sviluppi futuri plausibili. La scelta di "Artemis" come nome per le sue astronavi dimostra una certa attenzione ai dettagli e una volontà di rendere la sua storia verosimile.