PhoeniX: Un'Odissea Distopica nell'Apocalisse Futura

 




Le opere di Dario Vergari, in particolare "PhoeniX", presentano numerosi parallelismi e echi tematici con l'Odissea di Omero, sebbene contestualizzati in un futuro distopico e tecnologicamente avanzato. Questi richiami non sono semplici citazioni, ma vere e proprie reinterpretazioni moderne di archetipi e situazioni classiche.

Ecco un'analisi dei principali punti di contatto:

Il Viaggio di Ritorno e la Ricerca di un Luogo Sicuro (Nostos)

Odissea: Il poema omerico narra il lungo e travagliato viaggio di Ulisse ("quell'uom di multiforme ingegno") per tornare a casa, a Itaca, dopo la guerra di Troia, un viaggio non solo fisico ma anche di riscoperta di sé e del proprio ruolo. 

PhoeniX: Anche se non è un ritorno a una patria perduta nel senso tradizionale, il protagonista, Auberon Young, vive una ricerca di un nuovo "luogo" di appartenenza e sopravvivenza. La Terra è devastata da guerre atomiche e conflitti religiosi, che la rendono un "incubo". La Luna e la base PhoeniX (che lo stesso Auberon ironicamente definisce una "tomba" pur essendo un rifugio) diventano la sua nuova "casa" e un tentativo di "sfuggire" al mondo malato e tossico. Auberon stesso parla di una "seconda vita" e poi di una "terza vita" sulla Luna, segnando una profonda trasformazione.


L'Amore come Ancoraggio e Linfa Vitale 

Penelope: La regina di Itaca, Penelope, è l'emblema della fedeltà e della resistenza. Attende il ritorno del marito, respingendo i Proci con astuzia (la tela di Laerte).

Shaila: Shaila è la compagna di vita e di scienza di Auberon. La loro storia d'amore "attraversa i secoli" e la sua presenza è un "faro di speranza" e una "linfa vitale" nel mondo desolato di "PhoeniX". Nonostante le avversità e le separazioni, il loro legame è una costante di supporto e affetto, cruciale per la resilienza di Auberon. 


La Resilienza Umana e la Sfida all'Apocalisse

Odissea: Ulisse è il simbolo della resilienza e dell'ingegno multiforme, capace di superare innumerevoli pericoli e di mantenere la speranza di tornare a casa.

PhoeniX: Il romanzo di Vergari esplora la resilienza umana di fronte a un futuro apocalittico, segnato da una guerra nucleare e da carestie ed epidemie. Auberon, nato l'11 settembre 2001 (una data che "rappresentava una rottura, un passaggio fra due diverse epoche e modi di vivere"), è plasmato da eventi traumatici e da una profonda ricerca di significato. Il libro lo descrive come "un personaggio profondamente umano in una dimensione... che di umano non ha nulla".


Gli Antagonisti: "Proci" vs. "Popolo dei Libri"

I Proci: A Itaca, un gruppo di giovani arroganti e violenti, i Proci, assedia la reggia di Ulisse, consumandone i beni e aspirando alla mano di Penelope, mettendo a rischio l'eredità di Telemaco.

Il Popolo dei Libri: In "PhoeniX", l'umanità sulla Terra è dominata da una teocrazia oppressiva chiamata il "Popolo dei Libri", formata dalle principali religioni monoteiste. Questa entità esercita un controllo assoluto, manipolando le masse con tecnologia "identigramma" e coercendo la spiritualità (es. "trattamento Persinger"). Questi leader ("tre fossili" o "mummie") usurperanno non solo le risorse terrestri, ma anche la libertà e la verità. La loro "avidità di denaro" e "brama di potere" sono mali eterni dell'umanità. 


La Prova di Forza e la Vendetta

Ulisse: Il suo ritorno culmina nella famosa "prova dell'arco", dove solo lui riesce a tendere l'arco e a scoccare la freccia attraverso gli anelli, un preludio alla strage dei Proci.

Auberon Young: Non c'è una prova fisica diretta, ma Auberon (e Shaila) si distinguono per la loro intelligenza e ricerca scientifica. La loro "vendetta" è intellettuale: comprendere i meccanismi di manipolazione, lavorare su tecnologie che potrebbero salvare l'umanità (come Merlino o l'Elemento X legato all'immortalità del topo PhoeniX), pur essendo essi stessi "vittime di un meccanismo più grande". La scienza, come l'arco di Ulisse, è la loro arma per affrontare le avversità.


Il Ruolo del Divino/Soprannaturale vs. Scienza/Tecnologia

Odissea: Gli dèi olimpici intervengono costantemente nella vita degli uomini, a volte aiutando (Atena per Ulisse), a volte ostacolando (Poseidone).

PhoeniX: Il ruolo della divinità è complesso e spesso oscuro. La Terra è governata dal "Popolo dei Libri", una teocrazia formata dalle tre religioni monoteiste. Viene introdotto il concetto del "Demiurgo", un creatore malvagio. Tuttavia, la scienza e la tecnologia (come i "nanobot" o l'IA Merlino, capace di prevedere il futuro) assumono un ruolo quasi divino, diventando strumenti potenti di salvezza o distruzione. Merlino è definito un "dio" ai comandi umani. Si mette in discussione la necessità di Dio stesso, suggerendo che l'Universo possa essere il creatore supremo.


Il Tema dell'Immortalità e il suo Prezzo

Odissea: La ninfa Calipso offre a Ulisse l'immortalità se rimarrà con lei, ma lui rifiuta per tornare alla sua vita mortale e alla sua famiglia.

PhoeniX: Questo è un tema centrale e più ambivalente. La ricerca scientifica porta alla scoperta del "vettore X" e alla possibilità della "vita lunga" (amortalità), incarnata anche dal topo da laboratorio "Phoenix". Il romanzo riflette sul prezzo di questa immortalità. L'autore si chiede: "Può dirsi ancora 'uomo' chi rinuncia alla sua mortalità? Può dirsi 'vita' la contemplazione eterna di un ricordo, o muovere il passo verso un viaggio senza destinazione?". Si arriva persino a parlare della "morte della morte".


La Manipolazione e l'Inganno

Ulisse: È noto per la sua "metis", la sua astuzia e capacità di inganno. Spesso si presenta sotto mentite spoglie per valutare la situazione e preparare la sua vendetta.

Dario Vergari (Autore): Vergari stesso, attraverso i suoi romanzi, usa il concetto di manipolazione. In "Apro gli occhi", si parla di "stregoneria mimetica" e di come parole e simboli possano influenzare le persone inconsciamente. In "REVNION", il personaggio di Drago Ozelot manipola le masse per i propri fini. Auberon stesso è soggetto a manipolazione da parte di Adam. 


La Critica alla Natura Umana e alla Società

Odissea: Il poema critica l'arroganza dei Proci e la stupidità dei compagni di Ulisse che causano la propria rovina.

PhoeniX: Dario Vergari offre una visione piuttosto pessimistica dell'intelligenza umana, dove i personaggi sono spesso manipolabili e incapaci di imparare dagli errori. La società è dominata da brama di potere, ignoranza e avidità. Le guerre, la violenza e l'egoismo persistono anche con il progresso tecnologico.


La Discesa agli Inferi / Confronto con la Morte e la Memoria

Ulisse: Compie un viaggio nell'Ade per consultare l'ombra dell'indovino Tiresia, incontrando altri spiriti dei defunti.

Auberon Young: Affronta una "apocalisse" personale e globale. PhoeniX, la base lunare, è ironicamente chiamata una "tomba". Auberon è perseguitato dal ricordo dei suoi genitori morti e deve confrontarsi con la "solitudine" e un senso di "oppressione". Il "sonno senza sogni" o i "sogni vividi" indotti da tecnologia possono essere visti come viaggi in una dimensione interiore, un Ade della mente, dove si confronta con i propri fantasmi e ricordi traumatici.


Il Destino e la Libera Scelta

Odissea: Sebbene i personaggi siano spesso soggetti al volere degli dèi e al destino, Ulisse e Telemaco prendono decisioni che influenzano il loro percorso, dimostrando una forma di libero arbitrio.

PhoeniX: La narrazione esplora se l'uomo sia "artefice del nostro destino o è tutto già scritto e prestabilito". Auberon, nonostante si senta "incastrato fra ingranaggi più grandi", cerca di trovare un senso e una via d'uscita, indicando una lotta tra le forze del controllo e la possibilità di scelta individuale. 


In conclusione, sostituendo gli dèi e i mostri con la teocrazia e una tecnologia ambivalente, ma mantenendo al centro la resilienza umana, il potere dell'amore e la costante ricerca di significato e "casa" in un mondo che cambia profondamente, Dario Vergari riprende i grandi temi dell'epica omerica (il viaggio, la ricerca di identità, l'amore, il confronto con il male, il destino) e li trasla in un contesto fantascientifico e distopico, offrendo una riflessione profonda sulla condizione umana in un futuro che, per molti aspetti, riflette le ansie e le sfide del nostro presente. 



Commenti

Post popolari in questo blog

Cogito ergo sum?

Il Funzionamento del DEVIL: Tecnologia e Manipolazione Emotiva