Apro gli occhi: Un Romanzo Puzzle Italiano

 


Cos'è "Apro gli occhi" e quali generi letterari esplora?
"Apro gli occhi" di Dario Vergari è un romanzo complesso e multiforme che si muove tra diversi generi, tra cui l'horror, il giallo, il thriller, il noir, il romanzo politico, sociale e religioso, e l'introspezione. Viene definito un "romanzo puzzle" per la sua struttura narrativa che concatena episodi e personaggi, e un "thriller di impegno sociale" per la sua capacità di esplorare i misteri e le vicende oscure della storia italiana. Il libro è stato premiato con la "Menzione di Merito per la sezione Detective" al Premio Winning Book 2023 e il "Secondo posto" al XVI Premio Letterario Internazionale VOCI CITTÀ DI ROMA nella sezione D-Narrativa.

Quali sono i temi centrali affrontati nel romanzo?
I temi centrali di "Apro gli occhi" sono di grande impatto e toccano i "sotterranei dell'anima e del corpo, con la politica, con la morte e la violenza". Il romanzo esplora la dolorosa frattura tra ciò che si sente di essere e ciò che si è in realtà, la solitudine e gli incontri (alcuni pericolosi), gli ostacoli interiori, la potenza e l'impotenza, il bene e il male, gli abissi e la rinascita. Parallelamente, si immerge nelle vicende oscure d'Italia, come gli Anni di Piombo, il terrorismo delle Brigate Rosse, il satanismo e le società segrete, intrecciando fantasia, incubo, realtà e ossessioni che possono portare alla follia.

Chi sono i personaggi principali e qual è il loro ruolo nella narrazione?
Il romanzo presenta un cast di personaggi le cui vite si intrecciano in modi inaspettati. Tra i più significativi troviamo:
Cesare Serafini: un impiegato di una finanziaria, vicino alla pensione, un uomo solo che si ritrova coinvolto in eventi che lo portano a riflettere sulla sua vita e sulla verità.
Settimio Dominici (la "Pratica 283/92"): un uomo timido, mite e intellettuale, sacrestano di una parrocchia, vedovo che ha perso la sua unica figlia in circostanze tragiche. La sua figura incarna la resilienza e la forza della fede.
Serena Ventura: la compagna di Cesare, una donna equilibrata e allegra, con un passato segreto che si rivela essere una grande tragedia.
Roberto e Margherita: due studenti universitari idealisti e sognatori degli anni '70, che cercano di cambiare il mondo e si ritrovano coinvolti nelle lotte armate e nelle ideologie estremiste dell'epoca. Le loro storie mostrano le disillusioni e i pericoli di tali scelte. Ogni personaggio, con le proprie debolezze e ideali, contribuisce a tessere il complesso mosaico della storia.

Come viene gestita la dimensione temporale nel romanzo?
"Apro gli occhi" si distingue per la sua capacità di muoversi avanti e indietro nel tempo, coprendo un lungo arco temporale che include momenti precisi come il 1953, il 1974 e il 1992. Questa tecnica degli "episodi concatenati" permette all'autore di delineare retroscena e conseguenze delle vicende, mostrando come eventi storici e personali del passato influenzino il presente e il futuro dei personaggi. I salti temporali sono descritti come "lampi abbaglianti che illuminano, stordiscono e rischiano di indurre alla follia", creando un ritmo narrativo avvincente.

Qual è il "potere della parola scritta" nel contesto del romanzo?
Il concetto del "potere della parola scritta" è un tema ricorrente e fondamentale. Le parole hanno la capacità di materializzare pensieri, causare eventi, plasmare la realtà e persino influenzare il destino. Nel romanzo, questo potere si manifesta in diversi modi: da un semplice biglietto che può cambiare il fato di una persona a scritti più complessi come libri sacri o trattati filosofici. La narrazione stessa, con il suo linguaggio "colto e chiaro", invita il lettore a "leggere con delle pause di riflessione", suggerendo che le parole non sono solo veicolo di informazioni, ma anche di profonde trasformazioni interiori e, in un contesto più esoterico, strumenti di "magia nera" e "stregoneria mimetica".

In che modo il romanzo integra elementi soprannaturali o esoterici?
Il romanzo fonde noir e realismo magico, arricchendo la narrazione con "eventi soprannaturali e distorsioni temporali, mai spiegati", che conferiscono un alone di mistero. Vengono introdotti concetti come l'onomanzia (l'arte di dirigere la realtà attraverso i nomi), gli sciamani che usano "iettature" (incantesimi) e il misterioso Baal che si nutre del dolore umano. Questi elementi esoterici suggeriscono l'esistenza di forze occulte che manipolano gli eventi e le vite dei personaggi, rendendo la realtà stessa un "puzzle universale" da decifrare. La fede, la preghiera e l'idea di un "oasi" interiore servono come rifugio e via per comprendere questi misteri.

Qual è il significato del titolo "Apro gli occhi"?
Il titolo "Apro gli occhi" è un invito diretto al lettore a non fermarsi alla superficie degli eventi, ma a cercare le "verità che si celano dietro i troppi segreti" che perseguitano sia i personaggi che il paese. Suggerisce un risveglio alla consapevolezza, sia personale che storica, e la necessità di affrontare le realtà nascoste, per quanto dolorose o sconvolgenti possano essere. È una chiamata a "intuire" ciò che non è immediatamente palese, un atto di coraggio per confrontarsi con gli "abissi" e le complessità dell'esistenza.

Che tipo di esperienza offre il romanzo al lettore?
Il romanzo offre un'esperienza di lettura "intrigante" e "ammaliante", capace di "catturare subito il lettore" e di lasciarlo "incollato alle pagine dall'inizio alla fine". È un libro che "darà molto su cui riflettere" e a cui "si continua a pensare anche dopo averlo finito". Trasmette "emozioni primordiali pur usando un linguaggio razionale", portando il lettore a una "dimensione intima con i personaggi", come se fossero vicini di casa. Viene descritto come un "testo audace, che osa ad ogni pagina", con una "tenuta di ritmo pazzesca" e una capacità di "illuminare" un passato che "avevamo quasi dimenticato".



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