Mirko Riviera: Il Dubbioso Arcangelo di un Dio controverso

 



Mirko Riviera è uno dei personaggi centrali nel romanzo "REVNION" di Dario Vergari, e la sua figura evolve significativamente nel corso della narrazione. Inizialmente presentato come un "biondo dandy" dall'aria raffinata, è uno dei "Moderni" del gruppo della Resi, caratterizzato da un look relativamente pulito, attitudini tecniche e studi scientifici. Nonostante ciò, come i suoi amici, è descritto come "disadattato, intimamente insoddisfatto e perennemente affamato", con la sensazione che la vita stessa "puzzasse di morte". La musica è una componente fondamentale della sua identità, essendo un bassista e autore di testi per le canzoni del gruppo.

Ruolo e Relazione con Drago Ozelot: Mirko è il fedele compagno e "spalla" di Drago Ozelot, il "Meticoloso" inventore del "Devil". Sebbene sia un seguace leale della visione di Drago e partecipi attivamente agli esperimenti con il Devil, la sua psicologia è dominata da un crescente senso di dubbio e moralità.

Testimone e Co-creatore: È presente fin dai primi esperimenti del Devil, sia quello che induce euforia (dove è preoccupato per Drago) sia quello che scatena l'odio e la violenza. Egli osserva direttamente gli effetti del Devil, dalla sensualità delle "Anne" alla furia cieca del "Nero" e del "Pescatore".

L'effetto "God" e il Secondo Avvento: Mirko rimane sbalordito dal successo dell'"effetto God" al concerto, esclamando "Cazzo, funziona…". Durante il Secondo Avvento, egli nota la trasformazione delle persone in esseri "tranquilli, normali" ma anche in personaggi "bidimensionali" come quelli dei cartoni animati giapponesi.

Riluttanza al Potere Divino: Non desidera affatto essere un "Dio" e preferisce agire "dietro le quinte", osservando lo sconvolgimento del mondo senza assumersi la responsabilità diretta. Esprime una sensazione di "claustrofobia a essere Dio".

Conflitto con Drago: Drago spesso lo accusa di "pensare troppo" e di essere "bloccato" dalle sue "assurdità zen". Nonostante Drago lo consideri alla pari, Mirko stesso ne dubita e a volte si sente in una posizione subordinata.

Il Disincanto e la Ricerca di Autenticità: Con l'avanzare degli eventi, Mirko inizia a manifestare un profondo disincanto per il mondo creato da Drago.

È turbato dalla trasformazione dei suoi amici (Anna, Acquadicane, Nero, Pescatore) in "zombie" o fanatici irriconoscibili.

La morte del "Secchione" e il modo in cui Drago la giustifica lo colpiscono. Rimane scosso dal tentato suicidio del "Pescatore" e dalla sua successiva "goddizzazione", comprendendo che l'effetto del Devil genera una felicità imposta e artefatta.

La sua domanda "Tu sei felice?" a Drago rivela la sua profonda ricerca di una felicità autentica in un mondo ormai controllato. Egli stesso ammette di essere "in pace per la prima volta" che ricordi, ma cerca ancora la "ciliegina sulla torta", una completezza che non è ancora stata raggiunta.

Evoluzione e Ricerca di Senso: Mirko è un personaggio in continua ricerca. Inizialmente crede nelle coincidenze e nel destino che li ha portati a scoprire il potere del Devil. Tuttavia, di fronte alle conseguenze della "rivelazione", il suo ottimismo si incrina.

Il Viaggio come Via di Conoscenza: Intraprende viaggi per capire l'impatto globale del Devil, visitando luoghi come Tripoli e Mogadiscio. Questi viaggi, sebbene inizialmente desiderosi di "azione" e "vita", si trasformano in un'opportunità per "vivere vecchie esperienze con una nuova consapevolezza" e trovare lo straordinario nel banale.

La Solitudine e la Nostalgia: Nonostante il suo ruolo di "Arcangelo" e la sua vicinanza a Drago, Mirko sperimenta la solitudine e la nostalgia per i vecchi tempi alla Resi e per i suoi amici, ora persi nella "follia" collettiva.

"L'uomo delle acque salmastre": Questo soprannome suggerisce una natura errante e una costante ricerca di un "porto" o una "zattera", indicando la sua incessante navigazione tra paure e incertezze.

Il Progetto di Soccorso: Assume il ruolo di coordinatore per la creazione di un centro globale di soccorso post-apocalisse, dimostrando una volontà di agire per il bene concreto, anche se con un senso di rassegnazione.

In conclusione, Mirko Riviera è un personaggio complesso, che incarna il dubbio morale e la ricerca di autenticità in un mondo radicalmente trasformato. È un idealista ingenuo che si confronta con le conseguenze estreme delle azioni del suo amico, trovando un difficile equilibrio tra l'accettazione del "nuovo ordine" e la nostalgia per un passato in cui la libertà e l'individualità, seppur imperfette, erano ancora possibili.

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