Spiritualità: Redenzione e Perversione in *Apro gli occhi*
Nel romanzo Apro gli occhi di Dario Vergari, la spiritualità ricopre un ruolo centrale e complesso, fungendo da filo conduttore che intreccia le vite dei personaggi, offrendo vie di salvezza, redenzione, ma anche mostrando la sua perversione attraverso le forze del male. Il libro è un "romanzo puzzle" che esplora vari generi, inclusi l'horror, il giallo, il thriller, il noir, il politico, il sociale, il religioso e l'introspezione, toccando i "sotterranei dell'anima e del corpo". La spiritualità emerge come una forza contrastante e spesso misteriosa in un'Italia stratificata e violenta, in particolare negli anni '70.
Ecco i principali aspetti del ruolo della spiritualità nel romanzo:
• Il Percorso di Cesare Serafini:
◦ Inizialmente, Cesare è un uomo solo e scialbo, prossimo alla pensione, che si sente "vissuto solo e morto solo".
◦ La sua vita prende una svolta inaspettata quando si confronta con il mistero della figlia di Settimio Dominici. Questo lo porta a riscoprire la fede e la preghiera.
◦ Per Cesare, la chiesa diventa un "rifugio" e l'oasi un luogo di pace e chiarezza mentale. Attraverso la preghiera, in particolare il rosario, egli cerca e trova una connessione con il divino, ritrovando il "bambino prigioniero dell'uomo grasso e triste" e il senso di essere "compreso, in ogni suo atomo" e "accettato". Cesare chiama questo stato di beatitudine "la mia Oasi".
◦ Prega non solo per sé, ma anche per i suoi genitori, i nonni, il figlio di un collega, una ragazzina travolta da un cingolato militare, un mendicante e per "gli ultimi degli ultimi".
◦ Negli ultimi momenti della sua vita, Cesare sperimenta una visione dell'oasi e una profonda pace, riaffermando la sua fede in Dio, in Cristo come Pastore e Salvatore. La sua è una "preghiera di ringraziamento" e di lode alla misericordia del Signore.
• La Fede Inconcussa di Settimio Dominici:
◦ Settimio è descritto come un uomo semplice, umile e mite, la cui vita è stata segnata da perdite e sofferenze, inclusa la morte della figlia Stella.
◦ La sua carriera di sacrestano e la sua costante preghiera sono il fondamento della sua identità e della sua resilienza.
◦ Nonostante il dolore e la vendetta covata, Settimio mantiene una connessione spirituale profonda, che gli permette di "non perdere la calma e la pazienza".
◦ Nel profondo tormento del "Barbie Show" (la prigione di Fabio Bricciotti), la spiritualità di Settimio gli permette di accedere a un' "oasi" di pace interiore, dove si riunisce con la moglie Aurora e la figlia Stella. Questo lo porta oltre il dolore fisico e la realtà terrena.
• La Riscoperta di Margherita:
◦ Margherita, inizialmente una studentessa universitaria idealista che si impegna nella lotta armata per cambiare il mondo, attraversa un periodo di grande disillusione e sofferenza.
◦ L'esperienza della violenza e del fallimento la porta a una profonda riflessione e a riscoprire la fede cristiana.
◦ Margherita arriva a comprendere che "l'unica rivoluzione che valga davvero la pena di fare è quella personale" e che il vero cambiamento avviene "cambiando noi stessi per cambiare il mondo".
◦ Vede la preghiera come "un'acqua benefica" e "dirompente" che abbatte dimensioni e mette in comunicazione l'umano con il divino. Afferma che la religione è "l'oppio dei popoli" perché "ti restituisce la felicità del giardino dell'Eden, senza l'aiuto dell'oppio".
• L'Anti-Spiritualità e la Manipolazione:
◦ Il romanzo presenta anche una spiritualità oscura e pervertita, incarnata dalla "stregoneria mimetica" e dall'onomanzia. Queste pratiche sono usate da "sciamani" e "onomanti" per manipolare la realtà e le masse attraverso "parole, nomi, che vengono imposti, instillandoli nelle menti mediante un lento e ben studiato gocciolio".
◦ Vengono menzionati Baal come un demone, re dell'inferno e divinità antica a cui venivano offerti sacrifici umani. Questi riti, che coinvolgono "giovani vittime, fanciulle in fiore," sono descritti con crudele dettaglio.
◦ Fabio Bricciotti, il "grigio," è una figura centrale in questa oscura rete, che esegue torture e omicidi rituali, come il "gioco della Barbie". Questi atti sono perpetrati per ottenere "dolore, fisico, psicologico, spirituale" che funge da "energia per nutrire Baal". Il sesso e la violenza sono visti come fonti di energia per questi "sciamani".
◦ L'onomazia è usata per "mandare a morte qualcuno mentre lo si riempie di sorrisi".
La spiritualità, in Apro gli occhi, non è solo un tema religioso, ma una forza dinamica che influenza la percezione della realtà, la moralità e il destino dei personaggi. Essa rappresenta sia un'ancora di salvezza per coloro che cercano redenzione e pace in un mondo caotico e violento, sia uno strumento di oppressione e manipolazione nelle mani di chi persegue scopi oscuri. Il romanzo invita il lettore a "aprire gli occhi" per intuire le verità celate dietro i "troppi segreti" e la "sofferenza che anche se è sempre diversa, non cambia mai".
Commenti
Posta un commento